Cos’è il tradimento?

Dumas padre scriveva che “il legame del matrimonio è così pesante che si deve essere in due per portarlo, spesso in tre”. Un paziente, ha utilizzato  una metafora molto esplicativa: “la pasta è il mio piatto preferito, non potrei vivere senza, però ogni tanto sento l’esigenza di mangiare altro”.

Tradire deriva dal latino: tradere – composto da “tra”, ossia “oltre”,  e “dare”, ossia”consegnare” –> Consegnare al nemico.

Tradire e non essere scoperti potrebbe sicuramente essere considerata la cosa più eccitante, ludica e trasgressiva, ma quando le scappatelle vengono scoperte, per la coppia e la persona tradita è un evento altamente traumatico che compromette stabilità ed equilibrio, alcuni psicologi lo ritengono un vero e proprio disturbo post traumatico da stress, probabilmente la scoperta di un tradimento porta la persona a vivere sintomi simili di questo disturbo:  perdita di interesse verso cose o persone e situazioni; stato di allerta costante che causa ansia, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno, etc…

Perché si tradisce?

Il tradimento può essere espressione di una propria difficoltà o l’espressione di un particolare momento della coppia.

Nel primo, con la conquista dell’altro si esprime il bisogno di rassicurazione e affermazione di sè. Se il tradimento è ripetuto, è un profondo bisogno di colmare un vuoto e di sentirsi amati. Nella conquista dell’altro ci si mette alla prova e si vuole dimostrare a sé stessi la propria femminilità o mascolinità, nell’essere cercati, corteggiati, nell’espressione di quella passione, si cerca e si trova la conferma di sentirsi amati.

Quando il tradimento è l’espressione di un disagio della coppia, può esprimere il bisogno di uscire da una monotonia e di provare un coinvolgimento sessuale che, probabilmente, col tempo è diminuito. Solitamente dietro questa crisi di coppia e questo bisogno d’evasione ci sono problemi irrisolti da diverso tempo, causati da scarso dialogo e confronto tra i due partner, diminuzione d’interesse per l’altro e per le sue cose, poco divertimento e poca complicità.

Negli ultimi anni, sono sempre più frequenti, le creazioni di siti internet (dal francese “Gleeden”, agli italiani “Il mio Amante” o “Incontri extraconiugali”) creati per il solo scopo di far incontrare mariti, mogli o entrambi, per mero soddisfacimento sessuale, un luogo dove gli adulteri possono ritrovarsi con tutta sicurezza e riservatezza, scambiarsi le prime emoticon e poi passare a consumare il loro incontro genitale.

Nulla di male nella scelta di chi sceglie di vivere la passione sessuale, ma una riflessione mi sorge spontanea: dov’è finito il gusto del corteggiamento, lo sguardo rubato, il gioco seduttivo?

Siamo nei tempi moderni, ok, ma se proprio dobbiamo tradire, non lasciamo che sia solo un emoticon ad esprimere la nostra emozione e che tutto diventi cyber, persino la nostra sessualità.

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